SUBIRE CONSEGUENZE GRAVI DOPO L’ASSUNZIONE DI GLUTINE, PER I CELIACI, È RARO MA TENERE ALTA L’ATTENZIONE È SEMPRE DOVEROSO. VIETATO SMINUIRE LA PROBLEMATICA
CELIACHIA E RISCHIO LINFOMA
La conseguenza più temibile in assoluto è il linfoma T. Ovviamente stiamo parlando di una evenienza molto rara, che coinvolge una minima parte di celiaci. Ciononostante, il rischio non deve essere ignorato, anche perché stiamo parlando di una patologia tumorale molto grave, che se non trattata per tempo porta alla morte. Va detto, comunque, che l’incidenza cresce con l’avanzare dell’età, e che nei giovani celiaci è davvero vicina allo zero.
Un altro rischio è che la celiachia degeneri in celiachia refrattaria. Essa è esattamente ciò che suggerisce il nome, ossia una forma di celiachia resistente, ossia con una sintomatologia che permane nel tempo nonostante si stia sostenendo una dieta assolutamente priva di glutine. Nel caso della celiachia refrattaria, i sintomi sistemici non scompaiono, come ad esempio la stanchezza e i problemi gastrointestinali, che sfociano in diarrea e mal di pancia. La celiachia refrattaria può essere trattata, o tenuta sotto controllo. In questo caso la terapia è anche farmacologica e consiste nell’assunzione di medicinali immunosoppressori.
Una complicanza grave, ma estremamente rara, è l’atrofia della milza. A sua volta, tale condizione provoca un calo della produzione anticorpale, soprattutto quella legata a determinati tipi di batteri come lo pneumococco e il meningococco. Di conseguenza le difese immunitarie si abbassano drasticamente e il rischio di sviluppare forme gravi infettive è davvero alto. Una condizione pericolosa sempre e comunque, ma potenzialmente fatale in tempo di pandemia.
LA CELIACHIA È UNA QUESTIONE DI TEMPO
Sempre bene ripeterlo, queste complicazioni sono davvero rare. Ciò non toglie che non bisogna sottovalutare il problema. Quindi come evitare i rischi in questo specifico caso? Il primo consiglio è di seguire scrupolosamente un’adeguata dieta gluten-free. Anche micro-assunzioni di glutine possono provocare nel tempo un peggioramento del quadro clinico.
Il secondo consiglio è di non perdere tempo se si sospetta di essere affetti da celiachia. Le tempistiche diagnostiche certo non dipendono dal singolo, ma è vitale che la diagnosi giunga il prima possibile. Queste complicanze, infatti, sono causate dalla persistenza della condizione di celiachia in assenza di dieta gluten-free.
In buona sostanza, il celiaco che continua ad assumere glutine (magari perché non lo sa) ha probabilità di gran lunga peggiori di andare incontro a queste nefaste conseguenze. Non è un caso che la stragrande maggioranza degli affetti da linfoma, da atrofia della milza e soprattutto da celiachia refrattaria siano gli over 50.