Non sempre è facile individuare le sintomatologie della celiachia, infatti i ricercatori di tutto l’emisfero oggigiorno non abbassano la guardia, a causa dei numerosi casi, ma bensì approfondiscono la ricerca dando il via ad una nuova sperimentazione per cercare di tutelare al meglio ampie fasce di popolazione mondiale.

La vera domanda è: “Cosa sta facendo la scienza? E in che direzione sta camminando la ricerca scientifica?

La proteina contro la celiachia, la “Zonulina”

Questa proteina è in grado di intervenire sulla permeabilità delle pareti dell’intestino, cercando di regolarizzare l’assorbimento del glutine. La zonulina, infatti, è un nuovo possibile farmaco in fase di sperimentazione che sta fornendo una nuova speranza a tutti i celiaci.

Un medico italiano, il Dott. Alessio Fasano, (direttore del centro di ricerca della celiachia e del Mucosal Biology Research Center dell’Università del Maryland), si sta occupando in primis della sperimentazione della zonulina, che nel 2000 insieme al suo team di ricerca scoprì questo agente protettore in grado di evitare lesioni delle pareti intestinali e reazioni avverse del sistemo immunitario.

I risultati dell’Università di Bologna, al via le sperimentazioni sulla Zonulina.

La fase di sperimentazione è stata effettuata dal Dott. Giovanni Barbara dell’Università di Bologna.
Le ricerche sono state condotte su quattro tipologie di pazienti: quelli con celiachia, quelli con la sindrome dell’intestino irritabile, quelli con autodiagnosi di sensibilità al glutine e infine coloro che non sono celiaci. I risultati hanno riportato che: i celiaci e coloro i quali hanno una sensibilità al glutine hanno riportato tratti ematici significativi di zonulina.

Speranzosi di una buona notizia, si attendono nuovi e positivi riscontri dalla ricerca scientifica.

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