amaranto chi sei - ainc

Per gli Aztechi “Il cibo dell’immortalità”, questa pianta negli ultimi anni sta prendendo piede tra chi è attendo all’alimentazione.
L’amaranto vanta un impressionante curriculum di nutrienti e, come altri pseudocereali, è un concentrato di proteine. È infatti un complesso proteico completo, contenente tutti e nove gli amminoacidi essenziali e, con il 14% di proteine, contiene quasi il doppio della quantità presente nel riso e nel mais. Infatti, i ricercatori in Guatemala hanno scoperto che è una delle proteine ​​vegetali più nutrienti. Ma non solo: l’amaranto contiene anche la lunasina, un peptide che si ritiene abbia benefici antinfiammatori e preventivi del cancro. Il genere Amaranthus si diversifica in oltre 70 specie di piante e può essere trovato in tutti i continenti, sebbene la maggior parte delle specie siano considerate erbacce. Solo una dozzina circa delle specie di Amaranthus sono state coltivate dall’uomo, selezionate per i semi o per le grandi foglie ma anche per motivi ornamentali, visti i colori e le forme della pianta.

Le tre specie di amaranto coltivate per la loro produzione di grano – A. cruentus, A. hypochondriacus e A. caudatus – non sono veri cereali. L’amaranto come citato in precedenza, è uno pseudocereale (insieme a Quinoa, Chia, Acacia e a Grano Saraceno) ed è considerato un cereale integrale, pur non facendo parte della famiglia delle graminacee (come Miglio, Sorgo, Riso, Grano, ecc.). In senso letterale la parola pseudocereale non ha alcun senso. Cereale, significa “pianta i cui frutti possono essere macinati per produrre farina”. Dal momento che non si può produrre pseudofarina, ecco che il significato di pseudocereale (letteralmente “falso cereale”).

La pianta di amaranto

L’amaranto è una pianta maestosa e imponente e può raggiungere oltre i 2mt di altezza. È in grado di produrre grandi rese, simili a quelle del mais, nonostante le dimensioni minuscole dei semi di amaranto stessi, che hanno un diametro di solo circa un millimetro. L’amaranto è in grado di adattarsi a un’ampia gamma di condizioni di crescita e di altitudini. Questa resilienza ha rinnovato l’interesse scientifico per questa coltura marginale mentre la terra si riscalda e la popolazione continua a crescere. Tracce di Amaranto “addomesticato” dall’uomo si trovano praticamente ovunque, dai siti dell’America Centrale e Meridionale risalenti a 6000-8000 anni fa, fino all’Asia, in Cina e in India. 

Curiosità: i semi di Amaranto si possono far scoppiare come quelli di Mais per creare degli inediti (e piccoli) Popcorn…Mica male per chi non conosce questa pianta.

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