I soggetti affetti da celichia, frequentemente si chiedono se esistono delle forme di vino senza glutine, sopratutto quando si viene a conoscenza di questa malattia in un’età più adulta.
Oltre al vino, tutti gli alcolici in generale, possono essere consumati da persone affette da celiachia?
Quando il vino non è privo di glutine?
Esistono delle tecniche di produzione e di conservazione del vino, in particolare di quelli rossi, che possono contaminare di glutine le botti. Una di questa è proprio la pasta di frumento, che viene utilizzata per sigillare le botti, in cui si lascia fermentare e invecchiare il vino. Questa tecnica viene utilizzata molto di rado e le quantità necessarie sono esigue.
Durante l’affinamento del vino, inoltre, vengono aggiunti al vino degli agenti chiarificanti, come come albume, caseina e gelatina ed, in casi rari, vengono utilizzate anche le proteine di frumento contenenti glutine.
Escludendo queste rarissimi tecniche, secondo l’Associazione Italiana Celiachia (AIC), tutte le tipologie di vino, bianco, rosati e rossi, insieme allo spumante sono prive di glutine e quindi, naturalmente consumabili dai celiaci.
Alcuni consigli
Il vino, come abbiamo visto è un alimento permesso all’interno della dieta senza glutine. Il nostro consiglio però, è quello, quando possibile, di informarsi sempre sulle tecniche utilizzate per la produzione e la conservazione del vino e dei suoi derivati.
Consultate quindi le etichette, che secondo la normativa comunitaria, devono riportare tutte le informazioni inerenti gli ingredienti, la presenza di glutine e i processi di lavorazione di quel prodotto specifico. Se il dubbio persiste, consultate prontuario nazionale degli alimenti senza glutine
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