I diritti dei celiaci agevolazioni e contributi alimentari

La celiachia è una malattia autoimmune che provoca una reazione infiammatoria all’interno dell’intestino tenue in risposta all’ingestione di glutine, una proteina presente in molti cereali. Questa condizione richiede una gestione rigorosa e una dieta completamente priva di glutine per evitare gravi complicazioni. Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e le normative italiane offrono diversi supporti e agevolazioni ai pazienti celiaci per garantire loro un accesso equo alle prestazioni sanitarie e ai prodotti alimentari necessari per una vita sana e priva di sintomi.

Quali sono le agevolazioni per una persona celiaca? 

Esenzione dal Ticket

Il Servizio Sanitario Nazionale prevede l’esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie necessarie alla diagnosi e al follow-up della celiachia. Questa esenzione è riconosciuta dall’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di residenza dell’assistito, assicurando così che ogni celiaco possa accedere a visite specialistiche, esami diagnostici e monitoraggi clinici senza oneri finanziari aggiuntivi. Questo diritto è essenziale per garantire un monitoraggio regolare e una gestione ottimale della malattia.

Contributo per alimenti gluten free

Una volta confermata la diagnosi di malattia celiaca, le persone celiache possono richiedere al centro ospedaliero di riferimento l’esenzione per l’acquisto gratuito di alimenti senza glutine. Questa misura, introdotta per alleviare il carico economico legato alla dieta priva di glutine, prevede un contributo mensile di 140 euro per gli uomini adulti e 99 euro per le donne adulte. Per i bambini fino ai 10 anni, il contributo è inferiore, riconoscendo le differenze nelle necessità nutrizionali e nel consumo di alimenti senza glutine.

I pazienti possono utilizzare questo contributo per acquistare prodotti specifici in farmacie e nei negozi e supermercati convenzionati. È fondamentale che il contributo venga utilizzato in modo oculato per garantire una dieta equilibrata e nutriente.

Obbligo di fornire pasti senza glutine

La legge 123/2005 stabilisce l’obbligo per le mense delle strutture pubbliche, come scuole e ospedali, di garantire pasti senza glutine a chi soffre di celiachia. Questa normativa è fondamentale per assicurare che i pazienti celiaci possano partecipare a pranzi e cene in queste strutture senza rischio di esposizione al glutine. L’implementazione di questa legge implica una preparazione adeguata dei pasti e una formazione specifica del personale di cucina e di servizio per prevenire contaminazioni incrociate.

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Il sistema sanitario italiano fornisce un supporto significativo ai pazienti con morbo celiaco attraverso esenzioni e contributi economici, per garantire loro un accesso equo alle prestazioni sanitarie e agli alimenti necessari. Le normative vigenti assicurano anche che i pasti senza glutine siano disponibili nelle strutture pubbliche, contribuendo a un’adeguata gestione della celiachia. Queste misure sono fondamentali per il celiaco, garantendo una vita sana e senza le limitazioni imposte dalla malattia.

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