malattia celiachia

La celiachia è una condizione sempre più discussa, ma ci sono ancora molte informazioni che spesso passano inosservate.

È essenziale, quindi, avere una visione più chiara di cosa comporti effettivamente la celiachia, come riconoscerla e, soprattutto, come gestirla nel modo corretto.

Se non trattata, la malattia può provocare danni all’intestino e compromettere l’assorbimento di nutrienti fondamentali per il nostro organismo.

A lungo termine, può aumentare il rischio di sviluppare altre malattie autoimmuni, osteoporosi e altre patologie correlate al malassorbimento.

Oggi, grazie ai progressi nella ricerca e una maggiore consapevolezza sulla celiachia, sono disponibili strumenti per una diagnosi tempestiva e strategie di gestione efficaci.

La chiave di tutto è seguire una dieta rigorosamente senza glutine per tutta la vita, ma non è solo una questione di alimentazione: una gestione consapevole della malattia implica monitoraggi regolari, controlli medici e una vita attenta alle proprie necessità.

In questo articolo, scopriremo gli aspetti meno conosciuti della celiachia, sfatando miti e chiarendo punti cruciali per aiutarti a comprendere meglio questa condizione e a viverla con maggiore consapevolezza e sicurezza.

1. La celiachia è una malattia autoimmune, non allergica

Molte persone confondono la celiachia con un’allergia al glutine, ma in realtà si tratta di una malattia autoimmune

Quando una persona celiaca consuma glutine, il suo sistema immunitario attacca erroneamente il rivestimento dell’intestino tenue, danneggiando i villi e riducendo la capacità di assorbire i nutrienti.

2. Non tutti i sintomi sono legati al sistema digestivo

Sebbene i sintomi della celiachia più comuni, come diarrea e gonfiore, riguardino l’apparato digerente, la celiachia può causare anche sintomi extra-intestinali

Problemi dermatologici, mal di testa, stanchezza cronica, dolori articolari, depressione e infertilità sono solo alcune delle manifestazioni meno conosciute della malattia.

3. La diagnosi può essere difficile

Molti dei sintomi della celiachia sono simili a quelli di altre malattie, rendendo difficile una diagnosi precoce.

In alcuni casi, la malattia può rimanere silente per anni, causando danni progressivi all’intestino senza che la persona si renda conto di essere affetta.

È per questo che una diagnosi tempestiva è fondamentale, e il test per la celiachia del sangue, seguito da una biopsia intestinale, è il metodo più affidabile per la conferma.

4. La celiachia non è solo una malattia genetica

Sebbene la predisposizione genetica giochi un ruolo importante nello sviluppo della celiachia, non tutti coloro che hanno una predisposizione genetica svilupperanno la malattia. 

Fattori ambientali, come infezioni virali, possono scatenare la malattia in individui geneticamente predisposti.

5. L’incidenza della celiachia in Italia è in aumento

In Italia, la celiachia è una delle malattie autoimmuni più comuni, con circa 1 persona su 100 diagnosticata. Tuttavia, si stima che molte persone non siano consapevoli di essere celiache, il che rende l’incidenza effettiva probabilmente più alta.

Negli ultimi anni, grazie a una maggiore consapevolezza e ai miglioramenti nella diagnosi, il numero di persone diagnosticate è in continuo aumento, ma si stima che circa il 60% dei casi resti ancora non diagnosticato.

6. La dieta senza glutine è l’unico trattamento

Attualmente, l’unico trattamento efficace per la celiachia è seguire una dieta rigorosamente senza glutine per tutta la vita. Anche una piccola quantità di glutine può causare danni all’intestino e complicazioni a lungo termine. 

È importante fare attenzione agli alimenti confezionati, poiché il glutine può essere nascosto anche in alimenti inaspettati come salse, condimenti e alcuni farmaci.

7. Non esistono “gradi” di celiachia

A differenza di altre malattie, la celiachia non ha gradi o stadi. Se una persona è celiaca, lo è in modo completo, e la malattia colpisce l’intestino in modo significativo, anche se i sintomi possono variare da persona a persona.

Non ci sono forme “lievi” o “forti” di celiachia, ma l’impatto sulla salute può dipendere dal tempo in cui la persona è stata esposta al glutine e dalla gravità del danno intestinale al momento della diagnosi.

8. La celiachia può aumentare il rischio di altre malattie

Le persone celiache hanno un rischio maggiore di sviluppare altre malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1 e le malattie della tiroide

Inoltre, la celiachia non trattata può aumentare il rischio di osteoporosi e altre condizioni legate alla malassorbimento di nutrienti.

9. Alcuni celiaci possono non manifestare sintomi evidenti

Alcuni individui affetti da celiachia non presentano sintomi evidenti, ma soffrono comunque di danni intestinali.

In questi casi, la malattia può essere diagnosticata solo tramite test di screening o durante controlli medici di routine. È importante che anche chi non ha sintomi evidenti faccia controlli regolari per prevenire complicazioni.

10. La celiachia colpisce più le donne

Studi epidemiologici hanno mostrato che le donne sono più suscettibili alla celiachia rispetto agli uomini, con un rapporto di circa 2:1.

Le ragioni non sono ancora completamente chiare, ma si pensa che fattori ormonali possano giocare un ruolo importante nel determinare questa maggiore incidenza.

La malattia può svilupparsi in qualsiasi età, ma spesso viene diagnosticata durante l’adolescenza o l’età adulta, quando le fluttuazioni ormonali sono più evidenti.

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La celiachia è una condizione complessa e spesso poco compresa, ed è importante restare informati e consapevoli dei vari aspetti della malattia, per affrontarla con maggiore sicurezza. 

Se desideri saperne di più sulla celiachia, sulle ultime ricerche e sulle migliori strategie di gestione, ti invitiamo a visitare il sito web AINC, dove troverai numerosi approfondimenti e risorse utili.

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