La celiachia è definita come una malattia causata da un disordine sistemico immuno-mediato. Si presenta in soggetti già predisposti fin dalla nascita con l’indigestione del glutine e può insorgere a qualsiasi età.
Come si effettua la diagnosi
Con la nascita dei primi sintomi, il soggetto si sottopone inizialmente ad un’accurata prognosi e solo in un secondo momento si sottopone ad esami strumentali, necessari al fine di individuare gli anticorpi (transglutaminasi, antiendomisio, antigliadina); in caso di positività, si esegue una biopsia duodenale mediante esofagogastroduodenoscopia. Ma ultimamente, la diagnostica sierologica si è impreziosita con un nuovo marcatore.
Anticorpi Antipeptidi Deamidati di Gliadina (DGP-AGA)
Questo nuovo anticorpo ha mostrato, rispetto ai metodi tradizionali, un 84% di precisione in più; inoltre, sebbene i DGP-AGA mostrino una sensibilità inferiore rispetto agli EMA, la loro particolarità li raggiunge. Questi anticorpi di classe IgG e IgA si sono rilevati fondamentali per l’identificazione della malattia nella fascia di età compresa tra i 0 e i 2 anni. Seguendo una dieta aglutinata, il monitoraggio della MC ha mostrato la stessa precisione nel prevedere lo stato della mucosa, la loro presenza assidua, infatti, è associata ad un insufficiente miglioramento della mucosa intestinale, mentre la loro scomparsa, è sinonimo di miglioramento. In caso di anticorpi tTg-IgA superiori di ben 10 volte al valore di riferimento, la biopsia duodenale non sarà più necessaria, questo è quanto riportano le recenti linee guida dell’ESPGHAN.
La soluzione alla malattia
Purtroppo ad oggi, per migliorare le proprie condizioni e le condizioni della mucosa intestinale bisogna alimentarsi con prodotti privi totalmente di glutine. Questo fa si che i sintomi e le complicanze vengano meno.