La celiachia è una delle principali patologie da malassorbimento, provocata da una risposta immunitaria anomala al glutine in soggetti geneticamente predisposti.
Sebbene colpisca primariamente l’intestino tenue, oggi è ampiamente riconosciuta come una condizione sistemica, in grado di coinvolgere diversi organi e apparati e spesso associata ad altre malattie autoimmuni.
Tra queste, un ruolo di rilievo è ricoperto dalla sindrome di Sjögren (SS), una patologia autoimmune che colpisce prevalentemente le ghiandole salivari, con importanti manifestazioni a livello del cavo orale.
Un legame immunologico e genetico
La sindrome di Sjögren (SS) è una patologia autoimmune caratterizzata da un danno progressivo alle ghiandole salivari e lacrimali, con sintomi tipici quali xerostomia (secchezza delle fauci) e cheratocongiuntivite secca.
La sua origine autoimmune e genetica è ampiamente documentata, tanto che nei pazienti affetti da SS si riscontra una prevalenza di malattia celiaca fino al 6-7%.
Analogamente, tra i pazienti celiaci, la percentuale di casi con sindrome di Sjögren varia tra l’1% e il 6,5%.
Questi dati suggeriscono non una semplice coincidenza, ma un probabile terreno immunologico comune tra le due patologie.
Evidenze cliniche: mucosa orale e denti
La Malattia Celiaca (MC) è una patologia autoimmune sistemica, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti.
Uno studio del 2004 pubblicato su Oral Diseases da Author et al., ha analizzato 20 pazienti affetti contemporaneamente da celiachia e sindrome di Sjögren (SS), confrontandoli con gruppi affetti esclusivamente da SS o da MC. I risultati evidenziano:
- Alterazioni della mucosa orale: riscontrate nell’80% dei pazienti con SS, nel 65% di quelli con MC+SS e nel 40% dei soggetti con sola MC.
- Difetti dello smalto dentale: presenti nell’89% dei pazienti MC+SS, contro l’88% in quelli con sola MC e solo il 25% nei pazienti con SS.
- Flusso salivare: maggiore nei pazienti MC+SS rispetto a quelli con SS, accompagnato da un’infiammazione ridotta delle ghiandole, suggerendo che una dieta priva di glutine possa attenuare la risposta autoimmune.
Un’indagine più recente condotta su oltre 800 adulti celiaci ha rilevato un’incidenza del 56% di ulcere orali ricorrenti (stomatite aftosa) prima della diagnosi, con remissione nel 69% dei casi dopo l’adozione della dieta gluten-free.
Questi dati confermano come la celiachia, soprattutto se associata alla sindrome di Sjögren, possa avere un impatto significativo sulla salute orale.
Diagnosi precoce: il ruolo cruciale del dentista
I segnali orali evidenti, come ulcere ricorrenti, smalto indebolito e secchezza, non devono mai essere trascurati. Spesso è proprio il dentista il primo a identificare questi campanelli d’allarme.
In presenza di anomalie orali persistenti, è fondamentale indirizzare il paziente verso una valutazione gastroenterologica per escludere o confermare celiachia e sindrome di Sjögren, attraverso test sierologici specifici e, se necessario, biopsie mirate.
Le Linee Guida ministeriali riconoscono la celiachia come una delle principali cause sistemiche a rischio per patologie orali, soprattutto in età evolutiva, sottolineando l’importanza di una diagnosi tempestiva per prevenire danni a lungo termine.
Gestione terapeutica integrata: un approccio multidisciplinare
Per un trattamento efficace di MC e SS è indispensabile un coordinamento tra diverse specialità mediche:
- Dieta priva di glutine: fondamentale per ridurre l’infiammazione intestinale e delle ghiandole salivari.
- Controlli odontoiatrici regolari: per monitorare lo stato dello smalto dentale, delle gengive e della mucosa orale.
- Supporto alla secchezza orale: utilizzo di salivazione artificiale, idratazione frequente, gel lubrificanti e igiene orale intensificata.
- Nutrizione mirata: integrazione di calcio, vitamina D e fluoro per rafforzare denti e strutture ossee.
Solo un percorso che coinvolga gastroenterologi, reumatologi, dermatologi e dentisti può assicurare un controllo ottimale delle manifestazioni sia intestinali che orali.
AINC: un supporto completo per chi convive con la celiachia
Riconoscere l’interconnessione tra celiachia e sindrome di Sjögren significa prendersi cura della persona nella sua totalità, non solo dell’intestino ma anche della bocca e delle mucose.
Ogni segnale orale, dalle stomatiti alla secchezza, dallo smalto indebolito ai disturbi gengivali, merita attenzione perché può rappresentare un indice prezioso per una diagnosi precoce.
Un percorso multidisciplinare basato su diagnosi accurate, dieta rigorosa e controlli regolari migliora sensibilmente la qualità della vita dei pazienti.
Per approfondire l’argomento, restare aggiornati sulle novità scientifiche e trovare un supporto dedicato, visita il sito AINC.