La celiachia è un fattore di rischio per il reflusso gastroesofageo (GERD), e la dieta senza glutine ha un effetto protettivo. Queste sono le conclusioni di una revisione sistematica e metanalisi condotta da ricercatori dell’Università di Newcastle in Australia, recentemente pubblicata.
Lo studio ha esaminato il collegamento tra celiachia e GERD, considerando l’infiammazione duodenale presente nella celiachia come possibile causa che può influire sulla motilità gastrica ed esofagea. Sono stati analizzati 31 studi che riportano un’associazione tra celiachia e GERD.
I risultati mostrano che i pazienti celiaci che seguivano una dieta con glutine avevano una probabilità tre volte maggiore di sviluppare GERD rispetto ai controlli, e oltre dieci volte più probabilità rispetto a quelli che seguivano una dieta senza glutine. Inoltre, una dieta senza glutine sembra essere più efficace nel prevenire la recidiva di GERD rispetto al trattamento con inibitori della pompa protonica (PPI) nei non celiaci. Dopo un anno di dieta senza glutine, i pazienti celiaci avevano un rischio significativamente ridotto di recidiva rispetto al trattamento con PPI.
In particolare, i pazienti pediatrici celiaci presentavano un rischio maggiore di sviluppare GERD rispetto agli adulti celiaci.
I ricercatori concludono che esiste una frequente associazione tra celiachia e GERD, suggerendo l’utilità di uno screening per la celiachia nei pazienti con reflusso gastroesofageo. Inoltre, i dati indicano che una dieta senza glutine può essere sufficiente per risolvere i sintomi di reflusso nei celiaci, anche senza l’uso di PPI.