L'anemia sideropenica e la celiachia patologie a confronto

La celiachia, una condizione patologica correlata all’intolleranza al glutine, rappresenta una sfida complessa per coloro che ne sono affetti. Ma cosa succede se un celiaco è affetto anche da grave carenza di ferro? Scopriamo insieme le particolarità dell’anemia sideropenica e i benefici del ferro bisglicinato.

Quali sono i sintomi della celiachia?

L’ingerimento di glutine da parte di chi è affetto da celiachia scatena una reazione avversa che può causare danni significativi alla parete intestinale e, nel tempo, a livello sistemico, manifestando una gamma di sintomi eterogenei.
Tra questi, si annoverano l’anemia, il gonfiore addominale, la diarrea, la stanchezza cronica, l’iponutrizione e la perdita di peso, nonché la dermatite erpetiforme. Durante questa reazione, le pareti intestinali danneggiate non riescono a svolgere adeguatamente una delle loro funzioni vitali: l’assorbimento del ferro. Questo elemento è cruciale per il trasporto dell’ossigeno in tutto il corpo umano e la sua carenza può manifestarsi attraverso una serie di sintomi quali debolezza, pallore, irritabilità, emicrania, insonnia, respiro corto, dolore toracico, vertigini, mani e piedi freddi, unghie e capelli fragili, tachicardia, scarso appetito e formicolio alle gambe.

Qual è la correlazione tra celiachia e anemia sideropenica?

Spesso, la celiachia e l’anemia sideropenica, caratterizzata dalla carenza di ferro nell’organismo, si manifestano concomitantemente. In queste circostanze, un semplice aumento dell’assunzione di ferro tramite alimenti ricchi di questo minerale (come carni o lenticchie) potrebbe non essere sufficiente. L’intestino danneggiato non riesce ad assorbire correttamente il ferro, indipendentemente dalla quantità introdotta tramite dieta.
I meccanismi di assorbimento del ferro sono diversi e coinvolgono sia il sistema EME, responsabile del trasporto del ferro contenuto nell’emoglobina derivante da alimenti di origine animale, sia il sistema DMT1, deputato all’assorbimento del ferro minerale, prevalente negli alimenti di origine vegetale. Quest’ultimo sistema di assorbimento è potenziato dalla presenza di vitamina C, la quale migliora l’assorbimento del ferro minerale, ma non del ferro animale.

Come affrontare l’anemia sideropenica?

Nel caso di molte persone, inclusi i celiaci, questi meccanismi non funzionano correttamente, provocando una condizione di anemia ferro cronica resistente agli alimenti ricchi di ferro. In risposta a questa problematica, è stata sviluppata una forma di ferro particolare: il ferro bisglicinato. Questo composto viene assorbito tramite un terzo sistema, il trasportatore degli aminoacidi, garantendo una maggiore efficacia nell’assorbimento del ferro anche in condizioni di danno intestinale.
Il trattamento con ferro bisglicinato è consigliato per almeno tre mesi nelle condizioni di celiachia o danno intestinale da glutine. Nei casi di anemia sideropenica cronica, potrebbe essere necessario ripetere il ciclo di trattamento due o tre volte all’anno. Questa nuova molecola non solo migliora l’assorbimento del ferro, ma elimina anche gli effetti collaterali fastidiosi associati all’assunzione di altre forme di ferro, come il cattivo sapore in bocca e i dolori addominali.

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Il ferro bisglicinato si presenta come una terapia efficace e ben tollerata per affrontare l’anemia da carenza di ferro nella celiachia e in altre condizioni associate al danno intestinale, garantendo una risposta terapeutica ottimale e migliorando significativamente la qualità di vita dei pazienti. Continua a seguire AINC per ulteriori novità.

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