Il konjac, il suo nome botanico è Amorphophallus konjac Koch, è una pianta erbacea perenne, appartiene alla famiglia delle Araceae, ed è originaria dell’Asia orientale, nel dettaglio viene coltivata in Giappone e in tutta la zona subtropicale asiatica.
Il konjac viene consumato in forma di pasta, spaghetti, viene anche chiamato giglio voodoo e lingua del diavolo, si contraddistingue per un contenuto estremamente basso di calorie ed è un cibo privo di glutine.
Pensiamo che un piatto di spaghetti di grano duro contiene fino a 200 kcal mentre un piatto di spaghetti di konjac ne contiene appena 15 di calorie.
È un alimento ad alto contenuto di fibre, la sua farina, una fecola, rientra a pieno titolo nella tradizione culinaria nipponica.
I giapponesi la utilizzano principalmente nelle diete per trattare l’obesità, la stipsi e le malattie metaboliche.
Il konjac è indicato, infatti, per trattare l’ipercolesterolemia e l’iperlipidemia.
Proprio la presenza ingente di fibre, gli conferisce un forte potere saziante, ragione per cui è presente soprattutto nelle diete ipocaloriche indicate per chi ha bisogno di perdere peso.
Alimento, come dicevamo, gluten free, è adatto a chi soffre di intolleranza al glutine abbassando così l’apporto di carboidrati senza rinunciare ai Sali minerali, di cui questo tubero è ricco.
Rinvigorente, questo tubero riesce a contrastare stanchezza diffusa, astenia e affaticamento.
Ottima, inoltre, la sua azione sul microbiota intestinale, dato che la buona presenza di fibre, aiuta al motilità intestinale e favorisce l’organismo a disintossicarsi dalle tossine accumulate nel tratto intestinale.